Profili aromatici della cucina Indiana

Profili aromatici della cucina Indiana

La cucina indiana è ricca, colorata e complessa. Il terreno e il clima spaziano dall’Himalaya innevato al nord ai climi subtropicali del sud. La cucina Indiana è stata influenzata da molte potenze straniere tra cui la Gran Bretagna, l’Arabia, il Portogallo e dai navigatori Olandesi.

Prima di tutto, se dobbiamo parlare di India e della sua cucina, dobbiamo per forza partire parlando della religione e della sua influenza. Vediamo qui di seguito che è la base della cucina Indiana.

Religione e cucina Indiana

La maggioranza del paese pratica induismo l’induismo, ma altre religioni, tra cui l’islam e il buddismo, ne influenzano la dieta ed i piatti della sua cicina. Gli indiani considerano le mucche come sacre, ai musulmani è invece vietato dal Corano mangiare carne di maiale, e molti buddisti e indi sono vegetariani.

La cucina classica indiana si concentra sui principi dell’ ayurveda, che richiede di bilanciare aromi e condimenti secondo il tipo di corpo, quindi fondamentalmente a base di verdure, legumi secchi tra cui dal o grammi(lenticchie), riso, latte di cocco, peperoni e yogurt.

Curry (ma ricordate che si chiama Masala!)

Le miscele di spezie che noi in Italia chiamiamo curry (ma si dicono in realtà masala) sono classici esempi di abbinamenti, ingredienti che creano aromi complessi in molte preparazioni della cucina Indiana. Curry invece, una corruzione inglese di “kari” , si riferisce a zuppe, sughi e stufati di verdure, carni e frutti di mare aromatizzati con masala.

La cucina Indiana

Cucina India del nord

Degna di nota la cucina dell’India del Nord, con influenze persiane e musulmane, dove si gradisce molto l’agnello, lo yogurt, il ghee (una sorta di burro chiarificato). Va da se che con l’utilizzo di carne le tecniche di cottura includono arrostire, grigliare e brasare.

Certamente utilizzati i forni Tandoori, per arrostire carni e cuocere focacce. I piatti includono riso pilaf, biryani (pilaf a base di carne), korma (carne brasata in salse cremose), kofta (polpette speziate alla griglia) e kebab.

Cucina India del sud

Allo stesso modo, il clima caldo dell’India meridionale e la popolazione indù seguono una dieta prevalentemente vegetariana basata su riso, lenticchie, frutti tropicali, paneer e cereali, tra cui riso e mais. Il cocco grattugiato e il latte di cocco sono usati in curry per insaporire e addensare.

Di conseguenza, i metodi di cottura includono cottura a vapore e stufatura. Il Sambar è un popolare spezzatino di lenticchie aromatizzato al tamarindo e condito con spezie, tra cui peperoncini rossi, fieno greco, coriandolo, assafetida e foglie di curry.

Dosa (frittelle di riso ripiene di patate e verdure) e Idlis (gnocchi di riso) sono altri piatti familiari.

Cucina India Orientale

La cucina dell’India orientale, circondata dai fiumi e dall’oceano comprende pesce e frutti di mare, riso e un uso più sottile delle spezie. La frittura e la cottura a vapore sono tecniche di cottura comuni. Il panch phutana , una miscela di cumino, senape, finocchio e fieno greco è usato per aromatizzare verdure e stufati. Pakora, una frittella a base di farina di ceci con verdure è una specialità regionale.

Cucina India Occidentale

Inoltre in India occidentale (comprende Mumbai, capitale) la cucina spazia dal dolce al piccante e comprende frutti di mare lungo le coste, e carni nell’arido clima secco dell’entroterra. Di conseguenza qui si mangia pesce, frutti di mare e maiale, e gli ingredienti preferiti nella regione includono riso, arachidi, noci di cocco, lenticchie, yogurt, farina di cereali, latticello, zucchero e noci. Il Vindaloo è un piatto popolare con influenze portoghesi, ed include maiale e aceto di palma, tamarindo, pepe nero, cannella e peperoncino rosso del Kashmir, Altro piatto è il Karhi , uno gnocco di ceci servito con salsa allo yogurt.

In conclusione, la cucina Indiana è tanto diversa quanto gustosa in ogni sua espressione e forma. Forse dovremmo provare a “provarla”…

Buone spezie a tutti 😉

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